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PROGRAMMA TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA DELL'ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI TERNI - Triennio 2021-2023

Adottato nella seduta di Consiglio del 15/06/2021 con Delibera n. 8

 

PERIMETRO NORMATIVO

Il Programma Triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza del triennio 2021 – 2023 (PTPCT 2021 – 2023) dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di TERNI è predisposto in conformità alla seguente normativa:

  • Legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione” (d’ora in poi per brevità “Legge Anti-Corruzione” oppure L. 190/2012).
  • Decreto legislativo 31 dicembre 2021 n. 235 recante “Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;
  • D.P.R 16 Aprile 2013 n. 62 recante “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;
  • Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, approvato dal Governo il 15 febbraio 2013, in attuazione di commi 35 e 36 dell’art. 1 della l. n. 190 del 2012” (d’ora in poi, per brevità, “Decreto Trasparenza” oppure D.lgs. 33/2013)
  • Decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, comma 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (d’ora in poi, per brevità “Decreto inconferibilità e incompatibilità”, oppure D.lgs. 39/2013)
  • Decreto legislativo 25 maggio 2016 n. 97 recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”
  • D.Lgs. C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233 recante “Ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell’esercizio delle professioni stesse”
  • D.P.R. 5 aprile 1950, n. 221, recante “Approvazione del regolamento per la esecuzione del decreto legislativo 13 settembre 1946, n. 233, sulla ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell’esercizio delle professioni stesse”.
  • L. 11 gennaio 2018, n. 3 recante “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza del Ministero della salute”
  • L. n. 179 del 30 novembre 2017, recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”
  • DL 31 agosto 2013, n. 101 recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni”, convertito dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125, nelle parti relative agli ordini professionali (art. 2, co. 2 e 2 bis)

 

Ed in conformità alla seguente regolamentazione:

  • Delibera ANAC (già CIVIT) n. 72 dell’11 settembre 2013 con cui è stato approvato il Piano Nazionale Anticorruzione (d’ora in poi per brevità PNA);
  • Delibera ANAC 21 ottobre 2014 n. 145: “Parere dell’Autorità sull’applicazione della l. n.190/2012 e dei decreti delegati agli Ordini e ai Collegi professionali”;
  • Circolari Fofi n. 9040 del 28.10.2014, n. 9070 del 14 novembre 2014 e n. 9076 del 19.11.2014;
  • Comunicato ANAC del 18 febbraio 2015: “Pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni e degli enti del Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC), del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità (PTTI) e della Relazione annuale del Responsabile della prevenzione della corruzione. Comunicazione ad ANAC della nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione. Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC) e Programma triennale per la trasparenza e l’integrità (P.T.T.I.)”;
  • Determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015: “Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione”;
  • Comunicato del Presidente dell’Autorità del 25 novembre 2015: “Relazione annuale del Responsabile della prevenzione corruzione – proroga al 15 gennaio 2016 del termine per la pubblicazione”;
  • Comunicato del Presidente Anac del 6 luglio 2016: “Precisazioni in ordine all’applicazione della normativa sulla trasparenza negli ordini e nei collegi professionali”;
  • Delibera ANAC n. 831 del 3 agosto 2016 “Determinazione di approvazione definitiva del Piano Nazionale Anticorruzione 2016” (per brevità PNA 2016)
  • Delibera ANAC n. 1310 del 28 dicembre 2016 “Prime linee guida recanti indicazione sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel D.Lgs 33/2013”
  • Delibera ANAC n. 1309 del 28 dicembre 2016 “Linee Guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art. 5, co. 2 del D.Lgs. 33/2013
  • Delibera ANAC n. 241 del 8 marzo 2017 “Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’art. 14 del d.lgs. 33 del 2013 ‘Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali’ come modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016”;
  • Delibera numero 330 del 29/03/2017 concernente il “Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione”;
  • Delibera numero 329 del 29/03/2017 concernente il “Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza sul rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33”;
  • Circolare n. 2 del 2017 del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione: “Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA)”;
  • Determinazione n. 1134 del 8 novembre 2017 “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”
    • Comunicato del Presidente ANAC del 28 giugno 2017, avente ad oggetto: chiarimenti in ordine alla disciplina applicabile agli Ordini professionali in materia di contratti pubblici
  • Delibera ANAC n. 1208 del 22 novembre 2017 – Approvazione definitiva dell’Aggiornamento 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione
  • Delibera ANAC n. 1074 del 2018 “Approvazione definitiva dell’Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione”
  • Delibera ANAC n. 294 del 13 aprile 2021 “Attestazioni OIV, o strutture con funzioni analoghe, sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione al 31 maggio 2021 e attività di vigilanza dell’Autorità”.

 

PROCESSI DI ELABORAZIONE ED ADOZIONE DEL PIANO

All’elaborazione del presente Aggiornamento ha provveduto il Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Terni, su proposta del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, Dott.ssa Paola Dispensa attenendosi alle disposizioni normative citate alla voce “Quadro normativo di riferimento”. Il presente piano verrà pubblicato sul sito istituzionale dell’Ordine nella sezione “Amministrazione trasparente – Altri contenuti – Corruzione”. Si dà atto del fatto che il presente documento resta aperto a proposte e contributi migliorativi, anche esterni, che verranno
presi in considerazione in occasione dei successivi aggiornamenti annuali.

Il PTPC 2021 – 2023 si compone del presente documento e degli allegati che ne fanno parte sostanziale e integrante.

Parte I – Contesto di riferimento, adempimenti e soggetti

A. Missione, organizzazione, operatività, portatori di interessi 

Missione
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di TERNI è ente pubblico non economico le cui funzioni e missione istituzionale sono stabiliti dalla normativa di riferimento. L’Ordine opera sotto la vigilanza del Ministero della Salute

L’ Ordine è disciplinato in primis dalla norma n. 233 del 13/09/1946, nonché da Decreto del Presidente della Repubblica del 05/04/1950 n. 221.

L’Ordine è l’organismo che rappresenta istituzionalmente gli interessi rilevanti della categoria professionale dei farmacisti ed ha la funzione principale di vigilare alla tutela dell’esercizio professionale e alla conservazione del decoro dell’Ordine nell’ottica di preservare l’interesse pubblico.

Le attribuzioni assegnate all’Ordine, così come individuate dall’art. 3 del D.L..233/46 sono:
Presidente: dott. Carducci Andrea
Vice Presidente: dott. Brutti Francesco
Segretario: dott.ssa Belli Nicoletta
Tesoriere: dott.ssa Diamanti Rita
Consiglieri: dott.ssa Baglioni Lorena, dott. Dragoni Mario e dott.ssa Dispensa Paola
Revisori dei conti: dott. Ribichini Valerio, dott.ssa Bettelli Rosanna, dott.ssa Fornaci Francesca
Revisore dei conti supplente: dott.ssa Giordanelli Maria Elisabetta.

L’Ordine esercita la propria attività nei riguardi degli iscritti al proprio Albo Professionale. All’atto della predisposizione del presente PTPCT, il numero degli iscritti è pari a 409. Sotto il profilo geografico la provincia ha un’estensione di 2.127,18 km²

Organizzazione interna
Coerentemente con la normativa di riferimento, l’Ordine è retto dal Consiglio dell’Ordine (“Consiglio”), organo politico-amministrativo- eletto dagli iscritti ogni tre anni. L’attuale Consiglio è composto da undici membri e si è insediato in data 18.12.2020. Consiglio elegge tra i propri membri il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario ed il Tesoriere. Il Presidente
è il rappresentante legale dell’Ordine e presiede il Consiglio dell’Ordine e l’Assemblea, mentre le funzioni di Segretario e di Tesoriere corrispondono a quelli previsti dalla normativa di riferimento, ovvero D.L. n. 221 del 05/04/1950.
Per l’attuazione delle proprie funzioni e della propria missione, l’Ordine non si avvale di dipendenti o collaboratori ma i consiglieri eletti svolgono con mansioni individuate volta per volta le varie incombenze amministrative e di ufficio e si avvale di professionisti esterni per la compilazione e studio del Bilancio e di altri individuati di tempo in tempo in ragione della materia da affrontare.

I Consiglieri dell’Ordine operano per svolgere questo compito come da delibera del Consiglio del 18.12.2020.
Relativamente alla gestione economica dell’ente, ed avuto riguardo a quanto la normativa istitutiva dispone (cfr. art. 27 e seguenti D.L. n. 221/50), l’Ordine definisce con cadenza annuale e in via autonoma le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione della propria missione e individua il contributo annuale a carico degli iscritti, che costituisce forma di finanziamento dell’Ordine stesso.

Coerentemente con quanto sopra e nell’ottica di sempre assicurare la trasparenza alle attività dell’Ordine e all’organizzazione, l’Ordine sottopone per l’approvazione all’Assemblea degli iscritti sia il bilancio preventivo che il bilancio consuntivo, utilmente supportati da relazioni esplicative del revisore contabile e del consulente finanziario.

L’Ordine, coerentemente con il disposto dell’art 2 comma 2 bis del decreto legge 31.08.2013, n. 101 conv. in Legge 30 ottobre 2013, n. 125, non si dota di un OIV.

Fermo restando che l’Ordine svolge la sua missione prioritariamente nell’interesse pubblico, l’operatività dell’Ordine spiega i sui effetti principalmente nella provincia di riferimento. Avuto riguardo alla missione e al posizionamento geografico, i principali soggetti portatori di interesse che si relazionano con l’Ordine sono:

  • gli iscritti all’albo
  • le PPAA
  • gli enti locali
  • le Università
  • le autorità giudiziarie
  • altri ordini e collegi professionali, anche di province diverse

Per l’attuazione della propria attività, inoltre, l’Ordine ha sottoscritto le seguenti convenzioni/accordo con enti pubblici e privati:

  • Università degli Studi di Perugia facoltà di Farmacia (tirocinio in farmacia); Università degli
    Studi di Siena Facoltà di Farmacia (tirocinio in farmacia); Università degli Studi di Camerino
    Facoltà di Farmacia (tirocinio in farmacia); Università degli Studi di Roma La Sapienza
    Facoltà di Farmacia (tirocinio in farmacia); Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà
    di Farmacia (tirocinio in farmacia);
  • Soc. Imagine srl per ECM FAD.

B. Attuazione degli adempimenti trasparenza e adozione di misure di prevenzione della corruzione

All’atto della predisposizione del presente Programma, l’Ordine:

  • ha nominato il proprio RPCT, in persona della Dott.ssa Dispensa Paola, con delibera del 07/01/2021 ed ha proceduto alle relative comunicazioni istituzionali;
  • ha predisposto la sezione Amministrazione Trasparente sul proprio sito istituzionale per l’adempimento degli obblighi di pubblicazione in base ai criteri di compatibilità e applicabilità di cui all’art. 2bis, co.2 del D.Lgs. 33/2013
  • approva con cadenza annuale il proprio PTPCT su proposta del RPCT
  • pubblica il PTPC nella sezione Disposizioni Generali con collegamento alla sezione Altri contenuti del sito istituzionale
    consente l’esercizio del diritto di accesso, nelle sue varie forme e si dota regolamentazione interna e di modulistica
  • osserva le previsioni in tema di conflitto di interesse, nonché di incompatibilità e inconferibilità compatibilmente con l’organizzazione.

La compliance dell’Ordine si fonda su principi di proporzionalità, compatibilità e semplificazione come anche indicato dalla normativa di riferimento e dalle indicazioni fornite dal Regolatore. La compliance tiene conto, inoltre, delle peculiarità dell’Ordine professionale e della particolare normativa e prassi che lo regolamentano e della conseguente non completa applicabilità del perimetro normativo di riferimento al sistema ordinistico.

C. Adozione del PTPCT 2021-2023
Il presente programma definisce, per il triennio 2021 – 2023, la politica di anticorruzione e di trasparenza, gli obiettivi strategici coerentemente alla missione istituzionale, i processi individuati come maggiormente esposti al rischio e le misure di prevenzione adottate ed adottande, gli obblighi di trasparenza e i relativi responsabili, le modalità di monitoraggio e controllo, e i flussi informativi.

L’Ordine utilizza lo strumento del PTPCT anziché il Modello 231, in quanto ritenuto maggiormente compatibile alle proprie istanze di organizzazione, pianificazione e programmazione e in quanto ritenuto maggiormente attuabile.

Con l’adozione del PTPCT l’Ordine:

  • Pone in essere un sostanziale presidio per prevenire la corruzione e l’illegalità attraverso una valutazione del livello di esposizione dell’Ordine ai fenomeni di corruzione, corruttela e mala gestione l’approntamento di misure idonee a contrastare tali fenomeni, assicurando al contempo trasparenza sulle proprie attività ed organizzazione
  • Svolge una ricognizione e valutazione delle aree in cui il potenziale rischio di corruzione appare più elevato, sia con riguardo alle aree ritenute sensibili per legge, sia con riguardo alle aree ritenute specificatamente sensibili per gli Ordini professionali;
  • Individua le misure specifiche di prevenzione del rischio e altre iniziative ritenute utili allo scopo;
  • Si attiva affinché i soggetti chiamati ad operare nella gestione dell’ente e nelle aree ritenute maggiormente sensibili al rischio corruzione e illegalità, abbiano la necessaria competenza e idonei requisiti di onorabilità;
  • Attua gli obblighi di trasparenza, tenuto conto della loro compatibilità e applicabilità al settore di riferimento ordinistico;
  • Pone in essere meccanismi di prevenzione, gestione e mitigazione di conflitti di interesse anche potenziali;
  • Garantisce l’accesso civico semplice e l’accesso civico generalizzato in conformità alla normativa di riferimento.
 

Il PTPCT costituisce atto programmatico dell’attività dell’ente e le previsioni si applicano e vengono attuate, ciascuno per le proprie competenze, da:

  • RPTC
    componenti del Consiglio dell’Ordine;
  • consulenti e collaboratori;
  • Data Protection Officer

 

D. Processo di adozione del PTPCT
Il Consiglio dell’Ordine ha approvato il presente PTPCT, predisposto dal RPCT, con Delibera di Consiglio n. 8 del 15/06/2021. La predisposizione del programma è avvenuta ad opera del RPTC con il coinvolgimento degli uffici preposti e con la consapevole partecipazione del Consiglio che, oltre a partecipare alla fase di mappatura dei processi, ha prodotto una pianificazione in tema di adempimenti trasparenza e misure di prevenzione della corruzione (cfr. paragrafo “Soggetti coinvolti nella predisposizione, approvazione e pubblicazione del PTPCT”).

E. Pubblicazione del PTPCT
Il presente Programma viene pubblicato sul sito istituzionale dell’Ordine, Sezione Amministrazione Trasparente/Altri Contenuti/Anti-Corruzione e, attraverso un link, anche nella Sezione Amministrazione trasparente/Disposizioni generali/Piano triennale prevenzione e corruzione e della trasparenza.

Il PTPCT viene, infine, trasmesso ai consulenti a qualsiasi titolo, terzi incaricati di servizi e forniture per loro opportuna conoscenza, rispetto e implementazione.

F. Soggetti coinvolti nella predisposizione, approvazione e pubblicazione del PTPCT

Consiglio dell’Ordine

Il Consiglio dell’Ordine approva il PTPCT e sostiene la sua attuazione assicurando le necessarie risorse, umane e finanziarie. Il Consiglio approva gli obiettivi strategici in tema di anticorruzione e trasparenza che costituiscono parte essenziale del PTPCT. Il Consiglio infine mantiene un ruolo propulsivo al continuo adeguamento, con il supporto del RPCT.

Il RPCT

Il RPTC è stato nominato dal Consiglio con delibera del 07/01/2021.
Il RPCT è in possesso dei requisiti di professionalità e di integrità connessi al ruolo e, relativamente alla propria funzione, dialoga costantemente con il Consiglio dell’Ordine con appropriati poteri di interlocuzione. Il RPCT è regolarmente presente alle riunioni di Consiglio, riferisce sui punti relativi all’adeguamento trasparenza o anticorruzione e se del caso produce reportistica. Con cadenza annuale e in concomitanza della pubblicazione della Relazione Annuale del RPCT,
sottopone la relazione stessa con il Consiglio. Da tale costante condivisione, il RPCT trae spunti per la predisposizione di presidi di prevenzione e monitoraggio e per la predisposizione del Programma triennale.

OIV

Stante l’art. 2, comma 2 bis, del Decreto Legge 31.08.2013, n. 101 conv. in Legge 30 ottobre 2013, n. 125, l’Ordine non si è dotato di OIV.

DPO – Data Protection Officer

A seguito del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (Reg. UE 2016/679) e della sua attuazione in Italia (D.Lgs. 101/2018 di integrazione D.Lgs. 196/2003), l’Ordine ha nominato, con Delibera del 07 gennaio 2021, il Dott. Dragoni Mario, quale proprio DPO (Data Protecion Officer – Responsabile Protezione Dati) e la Dott.ssa Dispensa Paola quale proprio RPCT. Ottemperando alle indicazioni sia del Garante Privacy che dell’ANAC in tema di autonomia dei ruoli tra RPCT e DPO, il DPO supporta il titolare del trattamento e gli altri soggetti incaricati su tematiche inerenti alla pubblicazione e/o ostensione di dati, e supporta il RPCT e gli altri soggetti preposti relativamente alle richieste di accesso. In nessun caso il DPO può interloquire con il Garante relativamente alla fase di richiesta di riesame nell’ambito dell’accesso generalizzato, essendo questa prerogativa riservata per legge al RPTC

 

Parte II – Gli obiettivi strategici del triennio 2021-2023 e la programmazione di misure di trasparenza e prevenzione della corruzione

L’Ordine, ha fissato gli obiettivi strategici del triennio 2021-2023 qui di seguito, in sintesi esposti:

  1. Iscrizioni, cancellazioni e trasferimenti
  2. Rispetto e l’applicazione del codice deontologico
  3. Formazione Professionale
  4. Aggiornamento legislativo e operativo per un corretto svolgimento della professione

Gli obiettivi sopra descritti sono coerenti con il livello di spesa individuato nel bilancio preventivo dell’ente e sono stati comunicati ed approvati con il presente piano approvato con delibera del 15.06.2021, n. 8.
Ciascuno degli obiettivi sopra descritti viene perseguito nel rispetto della normativa di riferimento, e avuto riguardo della rischiosità che ciascun processo sotteso agli obiettivi; a tal riguardo si rappresenta che relativamente agli obiettivi pianificati vengono poste in essere le seguenti misure di prevenzione specifiche e vengono posti in essere i seguenti presidi di trasparenza.

 

Parte III – La gestione del rischio: metodologia, aree di rischio, processi, valutazione e misure preventive

Metodologia

Per gestione del rischio si intende lo svolgimento delle seguenti attività, suddivise per fasi:

  1. identificazione delle aree di rischio e dei processi correlati
  2. analisi e ponderazione dei rischi identificati
  3. identificazione delle misure di prevenzione generali e specifiche
  4. monitoraggio e controllo

La metodologia utilizzata conforme a quanto indicato dagli Allegati 3, 4 e 5 del PNA 2013, all’Aggiornamento al PNA 2015 e al Nuovo PNA 2016 per la parte specifica degli Ordini professionali, nonché osservando il criterio della compatibilità di cui all’art. 2 bis comma 2 del D.lgs. 33/2013 e art. 1, comma 2bis L. 190/2012, come novellati da D.lgs. 97/2016.

Il processo di gestione del rischio viene rivisto con cadenza annuale.

Di seguito si elenca una descrizione delle fasi:

Fase 1 – Mappatura dei processi e delle connesse aree di rischio
L’attività di identificazione delle aree di rischio e dei processi sottesi si fonda in parte sulle aree di rischio già normativamente stabilite e in parte sulle aree di rischio conseguenti ad attività specifiche dell’Ordine e viene svolta sulla base:

  • della normativa di riferimento in tema di anticorruzione e trasparenza e delle Linee Guida di tempo in tempo adottate dalle Autorità competenti
  • della normativa istitutiva e regolante la professione
  • della normativa interna regolante le attività e l’organizzazione dell’Ordine
  • delle aree specifiche di rischio individuate dal PNA 2016 per Ordini e Collegi professionali
  • dell’operatività in concreto dell’Ordine

Dall’Analisi condotta dal RPCT, l’Ordine indica, di seguito, le aree di rischio individuate e per ciascuna di esse i processi che potenzialmente possono presentare rischi di corruzione, corruttela e mala gestione.

Area 1 – Procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture

Processi:

  • Affidamento con procedura ad evidenza pubblica
  • Affidamento diretto
 
Area 2 – Area affidamento incarichi professionali esterni e incarichi interni

Processi:

  • Affidamento consulenze e collaborazioni professionali con presentazione di curricula e
    trattamento economico
  • Affidamento a consiglieri

 

Area 3 – Area provvedimenti amministrativi

Processi:

  • Iscrizioni
  • Cancellazioni
  • Trasferimenti
  • Esoneri dall’attività formativa
  • Attribuzione di sovvenzioni, erogazioni

 

Area 4 – Attività specifiche dell’Ordine

Processi:

  • Formazione professionale continua
  • Attività elettorali

 

Fase 2 – Analisi e Ponderazione dei rischi

Conformemente alla metodologia di cui all’Allegato 5 del PNA e agli “Indicatori”, per ciascun processo l’Ordine ha individuato un rischio e, per ciascun rischio catalogato, l’Ordine ha stimato il c.d. valore delle probabilità di accadimento e il valore dell’impatto (economico, organizzativo e reputazionale).

La stima della probabilità ha tenuto conto, tra gli altri fattori, dei controlli vigenti, intendendo per tale qualunque strumento di controllo (anche procedure e regolamenti) utilizzato dall’Ordine per ridurre la probabilità del rischio e pertanto considerando la prevenzione che in concreto viene predisposta dall’ente.

Una volta stimati il valore della probabilità e quello dell’impatto, si è proceduto a moltiplicarli per ottenere il valore complessivo, che esprime il livello di rischio del processo.

Valore medio della probabilità:
0 = nessuna probabilità
1 = improbabile
2 = poco probabile
3 = probabile
4 = molto probabile
5 = altamente probabile.

Valore medio dell’impatto:
0 = nessun impatto
1 = marginale
2 = minore
3 = soglia
4 = serio
5 = superiore

La valutazione complessiva del rischio è data dal valore probabilità x valore impatto e la forbice che ne deriva va da 0 a 25 dove:

  • 0 equivale a nessun rischio
  • 25 equivale a rischio estremo

Relativamente alla fase di ponderazione del rischio, questa consiste nel considerare i rischi con la finalità di “pesare” le priorità e l’urgenza di trattamento.

  • Intervallo da 1 a 5 rischio basso
  • Intervallo da 6 a 15 rischio medio
  • Intervallo da 15 a 25 rischio alto

I risultati dell’analisi (rischio basso, medio, alto) sono inclusi nella tabella inserita al paragrafo Misure di prevenzione.

Fase 3 – Misure di prevenzione del rischio
Le misure di prevenzione di distinguono in “misure obbligatorie” e “misure ulteriori”.

Misure di prevenzione obbligatorie 

L’Ordine adotta le seguenti misure obbligatorie per la prevenzione della corruzione:

  • Attuazione misure di trasparenza, ovvero pubblicazione dei dati nella sezione Amministrazione Trasparente e definizione programma di trasparenza nel PTPCT, secondo il criterio della compatibilità
  • Verifica delle incompatibilità ed inconferibilità all’atto del conferimento di incarichi specifici, attraverso la modalità dell’autodichiarazione
  • Gestione dell’accesso civico e dell’accesso civico generalizzato, oltre che dell’accesso agli atti.


Misure di prevenzione ulteriori e specifiche
Le misure di prevenzione specifiche sono tarate sulle attività svolte dall’ente e sono indicate nella seguente tabella in correlazione alla operata valutazione del rischio.

Area di rischio 

Valore della
probabilità

Misure di prevenzione

Obiettivi

Acquisizione e progressione del personale e affidamento di incarichi di collaborazione

1

Applicazione di regolamenti e procedure predisposte per le aree di riferimento

Evitare, con l’applicazione vigilata delle procedure, che si manifestino casi di
corruzione. Evitare assegnazione di incarichi senza motivazione reale, al
solo scopo di agevolare soggetti particolari

Contratti pubblici, affidamento di lavori, servizi e forniture

2

Applicazione di regolamenti e procedure predisposte per le aree di riferimento. Procedure di controllo per escludere forniture non rispondenti al criterio di migliore qualità e di maggiore
vantaggio economico

Evitare, con l’applicazione vigilata delle procedure, che si manifestino casi di corruzione, nonché evitare l’uso distorto dell’offerta più vantaggiosa non rispondente a reali criteri di valutazione di migliore qualità e di maggiore vantaggio economico. Evitare di favorire un particolare fornitore

Provvedimenti amministrativi: Iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti, esoneri dall’attività formativa, attribuzione di sovvenzioni, erogazioni

1

Applicazione di regolamenti e procedure predisposte per creare un contesto sfavorevole a rischio di corruzione

Evitare di generare situazioni di incompatibilità, conflitto di interessi con aggravio arbitrario delle procedure amministrative.

Attività specifiche dell’Ordine: formazione professionale continua, procedimenti per l’individuazione di professionisti su richieste di terzi e attività elettorali

1

Applicazione di regolamenti e procedure predisposte per creare un contesto sfavorevole a rischio di corruzione

Evitare di generare situazioni di incompatibilità, conflitto di interessi con aggravio arbitrario delle procedure di formazione. Evitare
discriminazioni nel libero accesso alla rotazione elettorale

Tra le misure vanno poi annoverate le attività di monitoraggio svolta nel continuo dal RPTC e l’Attestazione sull’assolvimento degli obblighi di trasparenza che, in assenza di OIV, viene resa dal Dr. Dragoni Mario.

Fase 4 – Attività di controllo e monitoraggio
Ferme restando le indicazioni fornite da ANAC nell’Aggiornamento al PNA 2018 e all’ambito dei controlli esercitabili dal RPCT, l’attività di monitoraggio sull’efficacia delle misure di prevenzione è svolta dal RPCT territoriale sulla base di una pianificazione dei controlli stabilito annualmente che tiene conto del livello di rischio attribuito.

L’esito dei controlli converge nella Relazione annuale del RPCT pubblicata nella sezione Amministrazione Trasparente che viene anche sottoposta dal RPCT al Consiglio con cadenza annuale per opportune valutazioni. 

Relativamente al monitoraggio, il RPCT può richiedere, in qualsiasi momento e funzionalmente alla propria attività di controllo, informazioni utili alla verifica degli obblighi. Il RPTC opera in conformità delle indicazioni fornite da ANAC con Delibere. nn. 859/2018 e 294/2021.

Il Responsabile, infine, tiene conto di segnalazioni/reclami non anonimi che evidenzino situazioni di
anomalia e configurino la possibilità di un rischio probabile di corruzione.

Altre iniziative

Inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi 

Il RPCT verifica, attraverso l’autodichiarazione, la sussistenza di eventuali condizioni ostative in capo ai soggetti cui si intende conferire incarichi. Il soggetto cui deve essere conferito l’incarico rilascia una dichiarazione sulla insussistenza delle cause di inconferibilità o incompatibilità ai sensi del D.Lgs. 33/2013 e tale dichiarazione è condizione di acquisizione dell’efficacia della nomina. Il RPCT svolge questa verifica anche relativamente ai Consiglieri dell’Ordine. La dichiarazione di incompatibilità viene altresì assunta per i rapporti di collaborazione e consulenza

Conflitto di interesse

La prevenzione del conflitto di interesse è gestita con riguardo ai membri dell’organo consiliare. I membri di Consiglio, rispetto agli atti cui concorrono, sono tenuti a dichiarare preventivamente la sussistenza di conflitti di interesse (individuabili secondo i criteri di cui all’art. 51 del codice di procedura civile) o di altre situazioni che compromettono la serenità di giudizio e, conseguentemente, di astenersi dall’esecuzione delle attività connesse. Specifiche disposizioni del
Codice di comportamento si applicano a terzi collaboratori e a Consiglieri in quanto compatibili.

Segnalazioni pervenute da terzi

Relativamente a segnalazioni pervenute da terzi, il RPCT procede ad una preliminare valutazione del fumus e in caso di segnalazione circostanziata svolge le verifiche del caso secondo i poteri di verifica e controllo individuati nella Delibera 840/2018.

 

Parte IV– Sezione trasparenza

 

Principi

La predisposizione della presente sezione si conforma al D.Lgs. 33/2013, come modificato dal D.lgs. 97/2016, alla Delibera ANAC 1310/2016, e alla Delibera ANAC 1309/2016 e attua il criterio della compatibilità e dell’applicabilità di cui all’art. 2-bis del D.Lgs. 33/23013 medesimo. 

La valutazione della compatibilità ed applicabilità degli obblighi di trasparenza all’Ordine viene condotta dall’Ordine in base ai seguenti elementi:

  • propria attività, missione istituzionale, dimensione organizzativa, propensione al rischio, applicazione dei principi di cui al D.gs. 165/2001 (cfr. art. 2, comma 2 e 2 bis del DL 101/2013);
  • esplicite e specifiche previsioni indirizzate ad Ordini professionali rinvenibili nelle Linee Guida adottate da ANAC.

 

Qualità delle informazioni

La qualità delle informazioni risponde ai seguenti requisiti:

  • tempestività: le informazioni sono prodotte nei tempi previsti e necessari
  • aggiornamento: vengono prodotte le informazioni più recenti
  • accuratezza: viene prodotta l’informazione in maniera esatta e in materia integrale
  • accessibilità: vengono rispettati i requisiti di accessibilità, ovvero le informazioni sono inserite sul sito nel formato previsto dalla normativa

 

Obiettivi e Soggetti responsabili
La presente Sezione disciplina le modalità che l’Ordine adotta per rispetto della normativa sulla trasparenza, le misure organizzative, i flussi informativi tra i vari soggetti coinvolti nell’adeguamento, le tempistiche per l’attuazione, le risorse dedicate e il regime dei controlli predisposti. 

I soggetti che concorrono all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione sono

Ufficio 

Responsabile

Ufficio amministrazione, contabilità e gestione del personale

_________no

Ufficio comunicazione

_________no

Ufficio formazione

_________no

Ufficio tenuta albo

 _________no

Segreteria di Presidenza

Pres. Dott. Carducci, vice dott.Brutti

Consigliere Segretario

Dott.ssa Belli

Il soggetto responsabile della pubblicazione dei dati/documenti sul sito istituzionale/sezione Amministrazione Trasparente è la Dott.ssa Dispensa Paola.

Modalità di pubblicazione dati e iniziative per la comunicazione della trasparenza

Ai fini della comunicazione e divulgazione delle iniziative di trasparenza, l’Ordine territoriale adotta le seguenti iniziative:

  • Condivide la propria politica sulla trasparenza con i propri iscritti durante l’Assemblea annuale degli iscritti, illustrando le iniziative -anche organizzative- a supporto dell’obbligo;

 

Misure organizzative per attuare la trasparenza

Sezione Amministrazione Trasparente

La struttura della sezione “Amministrazione trasparente” riflette l’allegato 1 della Del. 1310/2016 di ANAC, nonché della Delibera ANAC n. 294 del 2021 e la pubblicazione dei dati tiene conto delle peculiarità e specificità connesse alla natura, ruolo e funzioni istituzionali dell’Ordine, delle indicazioni fornite dal D.L. 101/2013, coordinato con la Legge di conversione n. 125/2013, in materia di adozione dei principi del D.lgs. 165/2001, del criterio della compatibilità e applicabilità stabiliti dal Decreto trasparenza, nonché del principio di semplificazione di cui al disposto dell’art. 3, 1 ter del Decreto trasparenza.

In merito alle modalità di popolamento della sezione trasparenza:

  • in alcune circostanze, le informazioni vengono pubblicate mediante collegamento ipertestuale a documenti già presenti sul sito istituzionale;
  • in alcuni casi mediante il ricorso alle Banche dati, ai sensi e per gli effetti dell’art. 9 bis del D.Lgs. 33/2013
  • In tutti gli altri casi, la pubblicazione si effettua con il materiale inserimento del documento/dato ad opera del responsabile della pubblicazione.

Il popolamento tiene conto del provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 243/2014 recante “Linee guida in materia di trattamento di dati personali, contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da soggetti pubblici ed altri enti obbligati” e delle nuove indicazioni fornite nell’Aggiornamento 2018 al PNA

Obblighi di pubblicazione

Nell’ambito degli obblighi di pubblicazione, l’Ordine indica in maniera schematica:

  • Il dato/documento a pubblicazione obbligatoria; nel caso in cui il criterio della compatibilità ne esclude la pubblicazione, in analogo schema l’Ordine indica la non applicabilità;
  • il riferimento normativo
  • la sottosezione del sito Amministrazione Trasparente in cui avviene la pubblicazione
  • il soggetto responsabile del reperimento/predisposizione del dato, della trasmissione e della pubblicazione
  • la tempistica di aggiornamento del dato
  • la tempistica di monitoraggio della pubblicazione.

Modalità di pubblicazione
I dati da pubblicare sono trasmessi dai soggetti responsabili del reperimento/predisposizione alla Dott.ssa Dispensa Paola che ne cura la pubblicazione.

Monitoraggio e controllo dell’attuazione delle misure organizzative
Il RPCT monitora l’attuazione degli obblighi previsti in tema di trasparenza, secondo quanto stabilito nel piano di monitoraggio e controllo approvato su base annuale. La Dott.ssa Dispensa Paola, inoltre, produce sempre su base annuale l’attestazione sull’assolvimento degli obblighi di trasparenza ex art. 14, co. 4, let. G, D. Lgs. 150/2009 e a tal fine
segue le indicazioni di anno in anno fornite dal Regolatore per la relativa predisposizione.

Disciplina degli Accessi
L’Ordine si è dotato di modalità per consentire l’accesso ai propri atti, documenti ed informazioni da parte di “chiunque”.
Nell’ottica poi di regolamentare ulteriormente la disciplina degli accessi, in ossequio alla Delibera ANAC 1309/2016 e della Circolare n. 2/2017 recante disposizioni di “Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA)”.

Misure per assicurare l’efficacia dell’istituto dell’Accesso
L’accesso al sito internet e alla sezione “ Amministrazione Trasparente” che contiene le principali informazioni riguardanti l’organizzazione e l’Attività dell’Ordine è libera ed immediata. L’istanza di accesso ad eventuali altri dati o documenti non pubblicati sul sito o pubblicati solo parzialmente non è sottoposta ad alcuna limitazione, è gratuita e non richiede motivazione. Segue l’iter regolato dall’art 5 del D.lgs. n. 33/2013 e ss. mm.ii con le esclusioni e i limiti contemplati dall’art 5 bis del D.lgs. medesimo.

Registro degli Accessi
L’Ordine nel rispetto della normativa sulla privacy, tiene il Registro degli accessi, consistente nell’elenco delle richieste degli accessi con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta, nonché del relativo esito con la data della decisione.